Si narra che in una giornata d'autunno il
cavaliere Martino, uscendo dalle porte della città francese di Amiens, dove
viveva, si accorse di un povero vecchio quasi nudo e infreddolito. Davanti a
tale povertà, Martino, prese la sua spada e tagliò il suo caldo mantello di
lana per donarlo al poveretto. Il sole a quel punto si mise a scaldare come in
estate.
L'anno scorso avevo preparato una vetrata con gli acquerelli, quest'anno oltre ad un piccolo elaborato sul Santo voglio preparare una piccola sorpresa per le papille gustative...
per il momento vi lascio con la poesia che impareremo...
San Martino
divise il suo mantello
per scaldare un poverello!
In una notte fredda e scura
fu gentile e con premura
con la spada lo divise
e il povero gli sorrise!
Dal freddo si scaldò
e quel santo
ringraziò!
divise il suo mantello
per scaldare un poverello!
In una notte fredda e scura
fu gentile e con premura
con la spada lo divise
e il povero gli sorrise!
Dal freddo si scaldò
e quel santo
ringraziò!
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